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I rapporti con Dio, quando si raggiunge la massima intimità, sono fatti di gemiti e di fremiti interiori. Qualsiasi gesto o parola umana diventa inadatta all'incontro, perché Dio è fuori da ogni schema, pensiero ed emozione, tutto si traduce in profonde vibrazioni dello spirito. In quel caso il Vangelo diventa il cuore di un giardino nascosto, all'interno del quale si vive la notte d'intesa col giardiniere in modo semplice. Nel buio dell'intimità sbocciano, qua e là, improvvisamente come boccioli, i fiori dalle acque. Si sprigionano con immediatezza, come uccellini sul ramo, con gli occhi sempre attenti e il becco in alto, pronti a ricevere l'imbeccata da Dio. «Apri la tua bocca e io la riempirò», dice il Signore